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THE SHROUDS

Locandina di The Shrouds di David Cronemberg

THE SHROUDS

di David Cronenberg, 2024, Canada, Francia – Vincent Cassel, Diane Kruger, Sandrine Holt: Soo-min, Elizabeth Saunders, Jennifer Dale

La trama di The Shrouds

The Shrouds racconta del necromantico Karsh (Vincent Cassel) che dopo aver perso la moglie Becca (Diane Kruger), lacerata dal cancro, dà vita a GraveTech, un’azienda rivoluzionaria che attraverso sudari hi-tech aiuta a monitorare lo stato delle salme.

L’uomo fa miliardi tipo Elon Musk e alza polveroni, come accade con ogni nuova tecnologia. Una notte, il cimitero (con tanto di ristorante stellato) che Karsh ha aperto a Toronto, viene vandalizzato e inizia il mistero.

La recensione

David Cronenberg parte da un fatto autobiografico, la perdita della moglie nel 2017, e ci mette Cassel, non proprio a suo agio nel ruolo, in una specie di avatar del regista. In The Shrouds, è vero, ci sono tutte le ossessioni del cinema cronenberghiano: c’è la tecnologia che stravolge le emozioni, la morbosità della scienza, il feticismo della carne, c’è la riflessione sulla morte (che aveva già fatto nel suo corto The Death of David Cronenberg e nella splendida mostra dedicata alle cere anatomiche), insomma tutto quello che potreste trovare nelle pellicole più controverse del vecchio David e non solo quelle. Ma le sorprese, se così possiamo chiamarle, finiscono qua.

Il film è lento come un funerale, si perde pure in piste complottistiche che non portano a niente e lo sbadiglio è talmente lungo, che quando si arriva alla fine ci si chiede perché si sia alzato tutto un polverone per niente. Si tira in ballo anche Replika, l’AI emozionale bannata per un periodo in Italia, ma persino questi siparietti fanno pensare a qualcuno che è stanco. Stanco delle sue stesse profezie, che bene o male si sono avverate tutte.

Un Crash emotivo che ormai è sotto i nostri occhi e sui nostri amati device. Probabilmente sarà l’ultimo film del vecchio David. Forse è meglio così.

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