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Ultimo Mondo Cannibale su Prime Video e Mediaset Infinity!

Ultimo Mondo Cannibale di Ruggero Deodato

Ultimo Mondo Cannibale su Prime Video e Mediaset Infinity!

Ultimo Mondo Cannibale arriva su Prime Video e Mediaset Infinity per tutti gli appassionati del genere “cannibal movie” e dell’horror estremo in generale.

Reale, sporco e brutale. Un film in grado di infrangere ogni tabù. Una produzione estrema a stretto contatto con l’ecosistema avverso all’uomo. Ruggero Deodato lo ricorda come il film più faticoso della sua carriera, ai limiti di una prova di sopravvivenza. Ultimo Mondo Cannibale, conosciuto anche con il titolo internazionale Jungle Holocaust, è un film del 1977 diretto dal regista italiano Ruggero Deodato. Quest’opera è uno dei primi esempi del sottogenere cinematografico conosciuto come “cannibal movie”, caratterizzato da rappresentazioni grafiche della violenza e da temi legati al cannibalismo. Deodato, che sarebbe poi diventato famoso per il controverso Cannibal Holocaust (1980), getta in Ultimo Mondo Cannibale le basi di uno stile che sarebbe diventato sinonimo del suo nome.

Trama e Tematiche di Ultimo Mondo Cannibale

Il film racconta la storia di un gruppo di persone che, dopo un incidente aereo, si ritrovano intrappolate nella giungla amazzonica. Qui, i sopravvissuti devono affrontare una tribù di indigeni cannibali. Il protagonista, interpretato da Massimo Foschi, viene catturato e costretto a confrontarsi con la brutalità e l’ostilità della natura e degli abitanti della giungla.

Ultimo Mondo Cannibale esplora tematiche complesse, come lo scontro tra civiltà e natura, la decadenza morale e il ritorno allo stato primitivo. Deodato non risparmia al pubblico immagini forti, presentando una rappresentazione della natura umana che oscilla tra civiltà e barbarie. Il film sfida lo spettatore a riflettere sulla relatività dei valori culturali e sulla sottile linea che separa il “civilizzato” dal “selvaggio”.

Controversie e Impatto

Al momento della sua uscita, il film suscitò scandalo e critiche per le sue rappresentazioni realistiche della violenza, che includevano scene di cannibalismo e altre forme di brutalità. Questi elementi, sebbene fittizi, furono rappresentati con un tale grado di realismo da generare dibattiti sull’etica del cinema di genere e sul confine tra realtà e finzione.

Nonostante (o forse grazie a) le controversie, Ultimo Mondo Cannibale ha acquisito lo status di cult, diventando un punto di riferimento nel panorama del cinema exploitation. Il film è stato uno dei precursori di un intero filone cinematografico che esplorava le paure primordiali dell’uomo, utilizzando spesso il pretesto della “tribù selvaggia” come metafora per esaminare i lati più oscuri della psiche umana.

Stile e Tecnica

Ruggero Deodato è noto per il suo approccio diretto e spregiudicato alla narrazione cinematografica. In Ultimo Mondo Cannibale, utilizza la giungla come un personaggio a sé stante, una forza ostile e implacabile che riflette l’inevitabilità del ritorno alla natura primitiva. La colonna sonora, composta da Ubaldo Continiello, contribuisce a creare un’atmosfera tesa e inquietante, aumentando il senso di alienazione e terrore.

Ultimo Mondo Cannibale rimane un film significativo non solo per i fan del genere horror e exploitation, ma anche per coloro interessati alla rappresentazione cinematografica della lotta per la sopravvivenza e della natura umana. Deodato, attraverso la sua visione brutale e senza compromessi, invita gli spettatori a confrontarsi con il lato oscuro della civilizzazione, facendo emergere domande scomode su ciò che significa essere umani.

Il film continua a essere studiato e discusso, non solo per il suo contenuto provocatorio, ma anche per il suo contributo al dibattito culturale sul cinema e sulla rappresentazione della violenza.

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